Invecchiare in buona salute: ecco come fare

la donna gode della riva del lago

Invecchiare in buona salute: ecco come fare

USZ: Il nostro partner in tema di salute

Grazie alla nostra partnership con l’Ospedale universitario di Zurigo (USZ), possiamo beneficiare della loro esperienza in fatto di salute. E siamo lieti di dare anche ai nostri clienti e a tutte le persone interessate la possibilità di trarne vantaggio, fornendo loro informazioni su temi che li aiutano a vivere bene e in salute: una sorta di quarto pilastro della previdenza.

Tutti quanti vorremmo vivere il più a lungo possibile, soprattutto mantenendoci autonomi e in buona salute. Noi stessi possiamo fare qualcosa in questo senso: fattori come l’alimentazione, l’attività fisica, l’impegno sociale e fattori ambientali determinano dal 70% al 90% della nostra longevità.

Tenendo presenti le più recenti scoperte che andremo a illustrare, potete aumentare la vostra speranza di vita e ridurre il rischio di malattie croniche, per vivere in buona salute il più a lungo possibile. 

Alimentazione
In base a studi sulla longevità dell’Università di Harvard («studi di coorte di Harvard»), un peso corporeo normale a 50 anni è uno dei fattori decisivi per una speranza di vita in salute a questa età. Un indice BMI compreso tra 18 e 25 è considerato come peso normale. Il sovrappeso a partire da un BMI superiore a 25 può essere causa di malattie come il diabete, patologie dell’apparato cardio-circolatorio oppure malattie muscolari o scheletriche. Le probabilità di queste malattie crescono con l’aumentare del peso corporeo. In tal senso è fondamentale che il peso normale non sia ottenuto mediante il digiuno, ma con il passaggio a un’alimentazione sana ed equilibrata a base di pasti freschi, accompagnata da un’attività fisica sufficiente.

Calcolatore BMI – Calcolare l’indice di massa corporea – USZ

Attività fisica
Oltre all’alimentazione, l’attività fisica è un altro elemento essenziale per contrastare la perdita di massa muscolare e il sovrappeso. Gli esperti e le esperte dell’Ospedale universitario di Zurigo consigliano un mix di allenamento di forza e di resistenza per tre volte alla settimana, nonché un’attività di base quotidiana di almeno 6’000 passi. L’OMS suggerisce 150 minuti alla settimana di attività fisica moderata (ad esempio camminare) o 75 di attività fisica impegnativa. Come mostra la letteratura scientifica, già una passeggiata di 20 minuti al giorno ha un effetto decisamente positivo sulla longevità.

Chiunque integri un po’ di movimento in più nella propria routine quotidiana, ad esempio facendo la spesa a piedi, svolgendo lavori di giardinaggio o scegliendo le scale piuttosto che l’ascensore, è già sulla strada giusta. Il segreto del successo è inserire il movimento nella vita di tutti i giorni sulla base delle proprie preferenze. In questo modo, quello che inizialmente è solo un proposito può trasformarsi in uno stile di vita più sano.

Memoria
Il rischio di demenza cresce con l’aumentare dell’età Secondo l’Ufficio federale di statistica, ogni anno in Svizzera circa il 40% delle persone con più di 90 anni è colpito da demenza. Anche in questo caso, tuttavia, è possibile fare qualcosa in termini di prevenzione. Questi fattori svolgono un’azione protettiva: dormire a sufficienza (7-8 ore), regolare lo stress con esercizi di meditazione e mindfulness, evitare di stare da soli, curare i contatti sociali, svolgere regolarmente attività fisica, imparare cose nuove, avere un’alimentazione sana e ridurre o eliminare il consumo di alcol e sigarette. 

Un piccolo consiglio: una modica quantità quotidiana di bacche e noci rappresenta un «superfood» per il mantenimento delle funzioni della memoria.

Nuovo link: Smemoratezza o demenza?

Fattori sociali
Siamo esseri sociali. Per questo i contatti sociali sono fondamentali per invecchiare in buona salute. È stato dimostrato che anche l’impegno sociale favorisce il benessere e la salute a più livelli e costituisce una delle dimensioni più importanti per un processo di invecchiamento sano e attivo. Per noi esseri sociali l’appartenenza a una comunità è di enorme importanza. Le persone che, ad esempio, mantengono relazioni sociali fino a un’età avanzata, sono aperte alle novità e si danno da fare per aiutare gli altri hanno una qualità di vita più elevata e una maggiore speranza di vita.

Psiche
Lo stress favorisce reazioni infiammatorie croniche che arrecano danni alle cellule, rendendone difficile la rigenerazione. Pause regolari nella vita quotidiana e brevi momenti di silenzio aiutano a ridurre lo stress. Allo stesso tempo, in età avanzata lo stress psicologico ed emotivo può aumentare, ad esempio se le persone care si ammalano, necessitano di cure o addirittura vengono a mancare. Le strategie di adattamento e l’elaborazione del lutto sono estremamente importanti per evitare di soccombere alla perdita della persona amata. Anche un atteggiamento attivo e positivo aiuta a superare meglio le sfide e rappresenta una base fondamentale per invecchiare in modo sano.

Sport, alimentazione, contatti sociali, agilità mentale e attenzione alla salute psicologica: vale la pena prendersi cura di questi fattori legati allo stile di vita. I geni di per sé sono responsabili solamente dal 10% al 30% circa della variabilità della speranza di vita. Ciò significa che, in gran parte, siamo noi stessi a decidere quanto vivremo e, soprattutto, con quale qualità di vita.

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